rialzare /rial'tsare/ [der. di alzare, col pref. ri-]. - ■ v. tr. 1. a. [alzare di nuovo: r. il finestrino] ≈ (fam.) ritirare su, sollevare. ↔ riabbassare, (fam.) ritirare giù. b. [alzare cosa o persona che sia caduta, chinata, abbassata: rialzò il bambino da terra] ≈ risollevare, (fam.) tirare su. ↔ [riferito alla testa, lo sguardo e sim.] riabbassare. 2. (estens.) [alzare ancora di più, riferito a piano stradale, edificio e sim.: r. una casa di un piano] ≈ elevare, sopraelevare. ↔ abbassare, ribassare, sbassare. 3. (fig.) [fare crescere ulteriormente, riferito a valori, costi e sim.: le banche hanno rialzato i tassi d'interesse; r. la temperatura dei termosifoni] ≈ accrescere, aumentare, incrementare, [riferito a prezzi, tariffe e sim.] rincarare. ↔ abbassare, diminuire, ribassare, ridurre. ■ v. intr. (aus. essere) [di valori, costi, temperatura e sim., diventare più alto, anche nella forma rialzarsi: la febbre tende a r.; i titoli azionari (si) sono ancora rialzati] ≈ aumentare, crescere, [di prezzi, tariffe e sim.] rincarare. ↔ abbassarsi, calare, scendere. ■ rialzarsi v. rifl. [alzarsi dopo essere caduto e sim., con la prep. da o assol., anche fig.: r. (da terra); r. da uno stato di prostrazione] ≈ rimettersi (su), risollevarsi, (fam.) tirare su. ↔ cadere, cascare.