reverse floater
loc. s.le m. e agg.le inv. Obbligazione bancaria strutturata a tasso misto, inizialmente a tasso fisso, normalmente elevato, successivamente a tasso variabile, il cui andamento è ancorato in modo inverso a un indice o a un parametro finanziario. ◆ La categoria di titoli che manifesta una sensibilità elevata in termini di prezzo all’ipotesi di riduzione dei tassi di interesse è quella dei «reverse floater». Come è noto, questi titoli sono caratterizzati da un piano di ammortamento nel quale il valore di gran parte delle cedole dipende in modo inverso dal livello dei tassi di interesse. (Giulia Adami, Repubblica, 13 marzo 2000, Affari & Finanza, p. 29) • Tra le alternative che negli ultimi tempi il mercato offre, figurano le emissioni definite «strutturate», denominate Cms (Constant maturity swap), in cui il calcolo delle cedole future deriva dall’applicazione di una formula, a seconda delle caratteristiche del titolo: il rendimento della curva decennale o la differenza tra il rendimento della stessa curva e di quella biennale. C’è una grossa differenza tra questi titoli e le vecchie obbligazioni «reverse floater» che evocano ricordi a dir poco negativi per molti investitori attratti a suo tempo dall’alta cedola iniziale. (Vittorio Zirnstein, Stampa, 21 marzo 2005, p. 22, Economia) • Quando si investe in obbligazioni, s’investe, in realtà, sul futuro dei tassi d’interesse. Molti risparmiatori non se ne rendono conto, lasciandosi attrarre dal livello della cedola senza pensare alla durata dell’emissione e alle sue caratteristiche. Eppure, negli ultimi anni, più volte il mercato ha proposto loro simili scommesse, dall’esito non sempre incoraggiante. È stato il caso delle obbligazioni «reverse floater», che persero tra il il 20 e il 50% del prezzo. (Angelo Drusiani e Carlo Messedaglia, Corriere della sera, 4 settembre 2006, Corriere Economia, p. 20).
Espressione ingl. composta dall’agg. reverse (‘inverso, rovesciato’) e dal s. floater (‘titolo al portatore’).
Già attestato nella Repubblica del 26 maggio 1994, p. 47, Economia.