reverendo
reverèndo agg. [dal lat. reverendus «che deve essere riverito», gerundivo di revereri, divenuto titolo di dignità nel lat. eccles.]. – 1. ant. e letter. Che deve essere riverito, degno di reverenza: nel segno Che fé i Romani al mondo reverendi (Dante); uomo di grande e di r. auttorità (Boccaccio). 2. Titolo e appellativo di deferenza e d’onore per gli ecclesiastici (abbrev. rev. o rev.do): il reverendo padre (abbrev. R. P.); la reverenda madre (abbrev. R. M.); anche per certe istituzioni ecclesiastiche: la reverenda Camera apostolica. Secondo il grado di prelatura si dice anche molto reverendo (abbrev. M. R.) o reverendissimo (abbrev. rev.mo), insieme con gli altri titoli eventualmente spettanti, per es. eminenza reverendissima. Nell’uso fam. anche come appellativo, e talvolta come sostantivo: mi ascolti, r.; ne parlerò al reverendo.