retrovirale
agg. Che combatte un retrovirus. ◆ all’ospedale «S. Anna» di Como lo shiatsu è stato usato su pazienti positivi all’Hiv per trattare gli effetti indesiderati delle terapie retrovirali. (Anna Mannucci, Repubblica, 20 novembre 2000, p. 26, Cronaca) • I farmaci retrovirali sono stati creati nel mercato e grazie alla ricerca privata, ovviamente alimentata dai profitti. […] l’assenza di una ricerca specifica di soluzioni farmacologiche meno costose […] e destinate alla diffusione di massa è la maggiore responsabilità, se si vuole anche morale, delle multinazionali. (Foglio, 21 aprile 2001, p. 3) • In crescita anche le malattie trasmissibili sessualmente, a cominciare dall´Aids. L’aumento è legato a un fenomeno recente: l’arrivo di ingegneri, avvocati, medici, insegnanti, persone facoltose, in genere dall’Europa dell’Est, sieropositivi, che decidono di vendere tutto in patria per venirsi a curare in Italia dove è possibile sottoporsi alla terapia retrovirale. (Stampa, 30 maggio 2002, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. m. inv. retrovirus con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
Già attestato nella Repubblica del 14 marzo 1992, p. 35, Cultura (Giovanni Maria Pace).