restringimento
restringiménto s. m. [der. di restringere]. – 1. L’azione, il fatto e l’effetto del restringere o del restringersi (sempre in senso proprio; nel fig. restrizione); più spesso, la parte in cui qualche cosa si restringe: a metà del corridoio c’è un r.; un r. della strada in cui il traffico subisce un ingorgo. 2. In partic.: a. In medicina, ogni diminuzione, normale o patologica, del calibro di un organo cavo o tubulare: r. esofagei, uno all’altezza della cartilagine cricoide, uno all’altezza dell’arco aortico, uno all’altezza del bronco sinistro, e un quarto al punto di passaggio attraverso il diaframma; r. uretrali, o del canale uretrale (patologici), di origine congenita, traumatica o infiammatoria. I restringimenti patologici sono detti anche stenosi (v.). b. Nella tecnologia tessile, fenomeno di alterazione dimensionale dei filati e dei tessuti che può presentarsi durante e dopo particolari trattamenti, specie se eseguiti a umido: nei filati conduce a un accorciamento, mentre nei tessuti, oltre che un accorciamento nel senso della lunghezza, il restringimento comporta più spesso una diminuzione dell’altezza.