restituire v. tr. [dal lat. restituĕre "ristabilire, ricostruire, ridare", der. di statuĕre "collocare", col pref. re-] (io restituisco, tu restituisci, ecc.). - 1. a. [dare indietro a qualcuno quello che ha dato in prestito, in consegna o in dono, oppure quello che ha perduto o gli è stato sottratto, anche con la prep. a del secondo arg.: r. una somma di denaro; r. il portafoglio al legittimo proprietario] ≈ (fam.) dare indietro, rendere, Ⓣ (giur.) retrocedere, riconsegnare, ridare, riportare, (ant., burocr.) ritornare. ↔ trattenere. b. [dare in contraccambio, anche fig.: r. un favore; r. il saluto] ≈ contraccambiare, rendere, ricambiare. 2. (eufem.) [rimandare fuori dalla bocca gli alimenti ingeriti: ha restituito tutto quello che aveva mangiato a cena] ≈ dare di stomaco, (lett.) recere, ributtare, (eufem.) rigettare, rimettere, rovesciare, Ⓣ (fisiol.) vomitare. 3. [collocare di nuovo qualcuno al posto che gli spetta, con la prep. in del secondo arg.: r. qualcuno in una carica] ≈ reintegrare, riabilitare, ricollocare, ristabilire. ↔ destituire, (fam.) fare fuori, rimuovere, sollevare.