remoto /re'mɔto/ (ant. o lett. rimoto) agg. [dal lat. remotus "allontanato, lontano", propr. part. pass. di removēre "rimuovere"]. - 1. (lett.) a. [che si trova a notevole distanza: paesi r.] ≈ distante, lontano. ↔ prossimo, vicino. b. [poco o per nulla frequentato: Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo (G. Leopardi)] ≈ appartato, (lett.) discosto, (lett.) ermo, fuori mano, isolato, (lett.) recondito, (lett.) riposto, (lett.) romito, (lett.) solingo, solitario, sperduto. ↔ affollato, popolato. 2. (estens.) a. [che risale a molto tempo prima] ≈ andato, antico, distante, lontano, passato. ↔ attuale, presente. b. [che produce effetti non immediatamente: la causa r. di un fatto] ≈ indiretto. ↔ diretto, immediato. c. [che manca di precisione, di nitidezza: un r. ricordo] ≈ confuso, impreciso, incerto, indefinito, indeterminato, lontano, pallido, sbiadito, sfocato, vago. ↔ chiaro, definito, netto, nitido, preciso, vivo. d. [che ha poche probabilità di realizzarsi: una speranza, una possibilità r.] ≈ incerto, vago. ↔ certo, sicuro. [⍈ LONTANO]