relegare [dal lat. relegare "mandare via", der. di legare "inviare con incarichi di legge" (da lex legis "legge"), col pref. re-] (io rèlego, tu rèleghi, ecc.; ant. io relégo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [condannare al confino, all'esilio: Napoleone fu relegato a Sant'Elena] ≈ ⇓ confinare, deportare, esiliare, sequestrare. 2. (estens.) [costringere qualcuno a vivere in un luogo solitario, angusto: appena vinto il concorso, fu relegato in un paesino di montagna] ≈ confinare, isolare, [spec. in un convento e sim.] rinchiudere. 3. (fig.) [mettere qualcosa in un luogo isolato: r. i giocattoli in soffitta] ≈ accantonare, mettere da parte. ‖ riporre. ■ relegarsi v. rifl., fam. [ritirarsi in solitudine, con la prep. in: ama r. nella sua casetta di montagna] ≈ appartarsi, isolarsi, ritirarsi. ‖ rifugiarsi.