regressivo
agg. [der. del lat. regressus, part. pass. di regrĕdi «regredire», sull’analogia di progressivo]. – 1. Che tende a regredire, che regredisce: moto r.; onde r.; in usi fig., per lo più iron. e polemici (opposto a progressivo): idee, dottrine regressive. 2. Usi e sign. scient. e tecnici: a. In aritmetica, numerazione r., lo scrivere o contare i numeri in modo decrescente. b. In fonologia, di assimilazione o dissimilazione esercitate da un fonema su un altro precedente: un’assimilazione regressiva si ha nel latino summus da *supmos, cfr. superior; una dissimilazione regressiva nel latino meridies che ha sostituito il più antico medidies. c. In geologia, metamorfismo r. (o retrogrado), lo stesso che diaftoresi; erosione r., effettuata da un corso d’acqua in senso opposto a quello della corrente, che tende, lungo il corso, a una progressiva rettifica con annullamento dei dislivelli (evidente alla base delle cascate), e determina a volte, nella zona delle sorgenti, l’arretramento della linea di displuvio. d. In patologia, alterazioni r., processi morbosi r., in cui si riscontrano lesioni accompagnate da diminuzione delle attività vitali delle cellule e dei tessuti (contrariamente a quanto avviene per le alterazioni progressive), come l’atrofia, l’aplasia, le degenerazioni, la necrosi. A carico delle singole cellule si possono mettere in evidenza alterazioni varie: raggrinzamento, rigonfiamento, vacuolizzazione del citoplasma e del nucleo, cariolisi, carioressi, picnosi, ecc. e. Nella tecnologia, polveri r., le polveri piriche in cui l’emissione dei gas diminuisce col procedere della combustione. ◆ Avv. regressivaménte (non com.), in modo o in senso regressivo.