refrigerio
refrigèrio (ant. rifrigèrio) s. m. [dal lat. tardo refrigerium, der. di refrigerare «refrigerare»]. – 1. a. Il sollievo e ristoro che nasce dal provare, quando si è molto accaldati, una gradevole sensazione di fresco: il r. di un po’ d’ombra, di un venticello, di un bicchier d’acqua fresca; l’effetto rinfrescante di alcuni medicamenti contro le bruciature e le infiammazioni: spalma questa pomata sulla scottatura, ti darà refrigerio. b. estens., e fig. Sollievo, conforto di un male fisico, e più spesso spirituale: questo cachet darà un po’ di r. al tuo mal di testa; Lo refrigerio de l’etterna ploia (Dante), la gioia che piove ai beati dalla visione di Dio; rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti (Boccaccio); quella speranza confusa di trovar un refrigerio al tormento interno (Manzoni). 2. Nel cristianesimo antico, rito (in lat. refrigerium o refrigeratio, in gr. ἀνάψυξις) interpretato sia come ristoro materiale e morale, sia in senso escatologico, sia, dalla critica più recente, come banchetto funerario (sviluppo cristiano del rito pagano dei parentali).