reclamo
s. m. [der. di reclamare]. – 1. L’azione e il fatto di reclamare, di lamentarsi di un’ingiustizia subita, o anche solo di una irregolarità qualsiasi avvenuta a proprio danno: per qualsiasi r. rivolgersi alla direzione; anche il documento scritto con cui si reclama: fare un r.; ufficio reclami, in un’azienda erogatrice di servizî o sim., sede preposta all’inoltro di reclami; nello sport, ricorso contro il risultato di una gara sanzionato da un arbitro, un giudice o una giurìa, presentato agli organi federali competenti. 2. a. Nel linguaggio giur., oltre a essere usato come sinon. generico di impugnazione, indica in partic. la domanda con cui si cerca di ottenere il riesame di un’ordinanza o di un decreto da parte dello stesso giudice che l’ha emanato, e, nell’espressione reclamo della legittimità, l’azione con la quale il figlio richiede, contro i genitori, il riconoscimento dello stato di legittimità. b. In diritto internazionale, r. consolare (scritto o orale), atto con il quale il console interviene presso le autorità dello stato presso il quale è accreditato per tutelare i diritti e gli interessi dei proprî connazionali residenti in quello stato.