recinto
(letter. o tosc. ricinto) s. m. [uso sostantivato di recinto, part. pass. di recingere]. – 1. Spazio scoperto cinto intorno e racchiuso da muri, siepi, filari di piante, reti metalliche e palizzate, o anche da capanne e piccole case: il r. di un parco, di una villa; un r. in muratura, di filo spinato; i cavalli pascolavano in un r. chiuso da palizzate; entrare nel r.; uscire dal r.; il perimetro stesso formato dagli elementi di recinzione: un r. di antiche mura circondava la città; un ampio fosso gira intorno al recinto; in architettura il termine è spesso riservato a indicare uno spazio ben delimitato, a carattere sacro (come il tèmenos greco) o comunque finalizzato alla vita religiosa (per es., il chiostro). R. elettrico, zona di terreno utilizzata per il pascolo di bovini, ovini o equini, racchiusa da un filo zincato sostenuto da paletti spostabili e percorso da una debole corrente elettrica impulsiva: questa, pur non pericolosa, è tuttavia avvertita al contatto dagli animali che sono così costretti a ritrarsi. 2. Usi e sign. partic.: a. Sinon. di box, nel sign. 2. b. Nei locali della borsa, r. alle grida, luogo riservato agli agenti di cambio e ai loro rappresentanti per la negoziazione dei titoli e altri valori, che da esso gridano i prezzi ai quali sono pronti a rendersi compratori o venditori. c. Nello sport ippico, r. del peso, lo stesso che pesage. d. In geografia fisica, r. corallini, formazioni coralline che seguono il contorno degli scogli sottomarini e delle coste dei mari caldi: rimangono scoperti nei periodi di bassa marea e costituiscono gravi ostacoli alla navigazione costiera; r. vulcanico, il circo più o meno conservato che circonda un cono vulcanico, derivante dallo sprofondamento di una caldera.