• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

recìdere

Vocabolario on line
  • Condividi

recidere


recìdere (ant. ricìdere) v. tr. [dal lat. recīdĕre, comp. di re- e caedĕre «tagliare»] (pass. rem. reciṡi, recidésti, reciṡe, ecc.; part. pass. reciṡo), letter. – 1. a. Tagliare staccando, spec. con taglio secco e netto: r. un ramo, un arbusto; r. un braccio, una gamba, un dito; r. il gambo di un fiore, un filo d’erba, uno spago; si è ucciso recidendosi le vene; in usi fig., riferito a sentimenti, passioni, vizî e sim., liberarsene decisamente: Quel ch’Amor meco parla Sol mi riten ch’io non recida il nodo (Petrarca); r. una relazione peccaminosa; con altro senso fig.: Pur che ’l voler nonpossa non ricida (Dante), purché l’impossibilità non tronchi, non renda inutile la tua volontà. b. ant. Attraversare in linea retta: Noi ricidemmo il cerchio a l’altra riva (Dante). 2. intr. pron., non com. Rompersi, tranciarsi, di stoffe o di altri tessuti, o anche della pelle, nelle pieghe: la seta si recide facilmente; la pelle delicata talora si recide per il freddo. ◆ Il part. pass. reciṡo, anche se usato in funzione attributiva, conserva in genere valore verbale: colpito a morte, il ragazzo cadde come un fiore reciso; in floricoltura, fiori recisi, fiori freschi che si commerciano subito dopo essere stati tagliati dalla pianta (rose, garofani, crisantemi, gladioli, e altre specie da serra, come orchidee, anturî, ecc.); in araldica, attributo di parti del corpo umano o animale separate con un taglio netto dal corpo, e anche dell’albero troncato e senza radici. Per un’accezione fig. partic., e con uso di agg., v. reciso.

Sinonimi e contrari
recidere
recidere /re'tʃidere/ (ant. ricidere) v. tr. [dal lat. recidĕre, der. di caedĕre "tagliare", col pref. re-] (pass. rem. recisi, recidésti, recise, ecc.), lett. - [staccare tagliando, spec. con taglio secco e netto, talora nella forma recidersi:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali