rebus
rèbus s. m. [ablativo plur. del lat. res «cosa», che si ritiene (secondo l’opinione dell’erudito E. Menagio) tratto dalla frase de rebus quae geruntur «delle cose che accadono», titolo dato a certe brevi composizioni di scrittori piccardi, che vertevano su fatti di attualità]. – 1. Gioco enigmistico che consiste nel presentare un soggetto da indovinare, per mezzo di segni (r. letterale, che può assumere tre forme: crittografia, r. crittografico e r. monoverbo) o figure (r. figurato), talvolta note musicali: proporre, fare, spiegare, risolvere un r.; r. facile, difficile, insolubile; non sono riuscito a trovare la soluzione del rebus. 2. fig. Parola, frase, contesto che non si riesce a interpretare e comprendere, questione o situazione (o anche persona) complicata, difficile a capire o a risolvere: le cose che ha detto, questi strani appunti, le avvertenze su questo medicinale sono per me un r.; che r. questa faccenda!; che r. quell’uomo (o quella donna)!; la condotta di tuo fratello in quell’occasione è sempre rimasta un vero r. per me.