razionalizzare
razionaliżżare v. tr. [der. di razionale1]. – 1. Rendere razionale o più razionale, più adatto e rispondente alle esigenze e finalità funzionali: r. un sistema economico o politico; r. la lotta politica, spec. con riforme del sistema elettorale; r. la produzione industriale, un’impresa, un ufficio, e r. il lavoro, migliorarne il rendimento con nuovi sistemi e metodi di organizzazione. 2. a. In matematica, r. una espressione, trasformare un’espressione che contiene quantità irrazionali in un’altra di forma più semplice o più adatta per particolari operazioni; in partic., in algebra, r. una frazione, eliminare una quantità irrazionale (soprattutto in forma di radice) dal suo denominatore. b. In psicanalisi, r. un comportamento o un’intenzione, cercare di giustificarli o spiegarli mediante il processo della razionalizzazione. Part. pass. razionaliżżato, anche come agg.: economia, produzione agricola razionalizzata. In partic., un sistema di unità di misura si dice razionalizzato quando i coefficienti numerici, che compaiono nelle leggi che legano tra loro le grandezze fondamentali e le grandezze derivate, sono scelti in modo che il numero irrazionale π appaia soltanto in formule relative a configurazioni circolari, sferiche o cilindriche (è tale il sistema internazionale, SI); in fisica, costante di Planck razionalizzata (simbolo: ℏ), la costante di Planck divisa per 2π.