ravvolgere
ravvòlgere v. tr. [comp. di r- e avvolgere] (coniug. come volgere). – 1. Avvolgere, involgere strettamente, con forza o in modo da racchiudere completamente: il serpente aveva ravvolto la vittima con le sue spire; ravvolse il libro in un foglio di giornale e se lo mise sotto il braccio; al rifl.: si ravvolse ben bene tra le coperte; i neri e giovanili capelli ... si ravvolgevan dietro il capo, in cerchi molteplici di trecce (Manzoni). 2. letter. Fare girare, fare muovere in giro, spec. in senso fig.: gl’importuni mariti, i quali in mente Ravvolgendosi ancor le viete usanze, ... aman d’Imene Con superstizion serbare i dritti (Parini); al rifl.: a me medesimo incresce andarmi tanto tra tante miserie ravvolgendo (Boccaccio, descrivendo la peste). ◆ Part. pass. ravvòlto, anche come agg.: Porsila [la corda] a lui aggroppata e ravvolta (Dante); e in senso fig.: l’automobile scomparve ravvolta in un nembo di polvere; Veggo il disprezzo in falso amor ravvolto (Alfieri); l’onest’uomo ... sa d’essere sicuramente perduto, se si troverà ravvolto ne’ legami della giustizia e nelle trame di una violenta ed arbitraria procedura (Filangieri); nell’uso letter., discorso ravvolto, molto involuto, contorto.