ravvicinare
v. tr. [comp. di r- e avvicinare]. – 1. Lo stesso che avvicinare (raram. con valore iterativo o intensivo, avvicinare di nuovo, di più): ravvicinarono le loro sedie e cominciarono a parlare a bassa voce tra loro; nel rifl.: spera di avere un trasferimento, e di ravvicinarsi così alla famiglia; Per non ravvicinarmi a chi mi strugge (Petrarca). 2. fig. Indurre alla riconciliazione, riconciliare: è un pezzo che non vanno d’accordo, e non so se riuscirò a ravvicinarli. Più com. al rifl., avviarsi alla riconciliazione, riconciliarsi: per un po’ mi ha serbato rancore, ma ora pare che voglia ravvicinarsi; con valore reciproco: non hanno ancora fatto la pace, ma si stanno ravvicinando; di stati, partiti politici, ecc., rannodare buone relazioni. 3. Con riferimento a cose, fatti o situazioni materiali o anche non materiali, accostarli per raffrontarli, confrontarli: ravvicinando le teorie di Platone e di Aristotele, si possono constatare le differenze fra i due filosofi. ◆ Part. pass. ravvicinato, usato con valore di agg. e sign. particolare nell’espressione distanza ravvicinata, distanza più breve o molto breve, spec. nella locuz. avv. a distanza ravvicinata (colpire, sparare a distanza ravvicinata, ecc.); di qui anche le espressioni lancio, tiro ravvicinato, eseguito a distanza ravvicinata, fuoco ravvicinato, ecc., e, con sign. analogo, fotografia ravvicinata, o a distanza ravvicinata, ripresa fotografica effettuata a breve distanza dal soggetto (generalmente inferiore a 10 volte la lunghezza focale dell’obiettivo usato). Incontri ravvicinati, nel linguaggio della fantascienza, i diversi modi in cui si crede possano realizzarsi rapporti tra l’uomo ed esseri extraterrestri, distinti in tre tipi, che comportano rispettivam. l’avvistamento, il reperimento di tracce tangibili, il contatto diretto; la locuz. si è diffusa soprattutto grazie al successo del film Incontri ravvicinati del terzo tipo (traduz. dell’ingl. Close Encounters of the Third Kind, 1978), diretto da S. Spielberg.