rating
〈rèitiṅ〉 s. ingl. (propr. «valutazione, stima»; pl. ratings 〈rèitin∫〉), usato in ital. al masch. – 1. Nel linguaggio nautico sportivo, termine equivalente all’ital. stazza di regata (v. stazza, n. 3): è un coefficiente di misura lineare (espresso in metri o in piedi) che serve per calcolare le compensazioni in tempo da attribuire alle varie imbarcazioni a vela che, sebbene di tipi e dimensioni differenti, prendono parte alla stessa regata; il tempo realmente impiegato a compiere il percorso viene così trasformato in tempo corretto o compensato, il solo valido per stabilire la classifica. 2. In psicologia, termine usato per indicare la «stima» di caratteristiche, tratti, proprietà di persone, cose o processi per i quali non esiste una tecnica oggettiva di valutazione; può limitarsi a riscontrare la presenza o assenza del tratto in questione in un determinato caso, oppure può consistere nell’assegnare una determinata posizione in una scala convenzionale (si distingue dallo scoring, che implica una valutazione numerica). 3. Nel linguaggio economico e finanziario, valutazione della qualità e dell’indice di affidabilità dei titoli emessi da una società, da un’impresa o da uno Stato e, di conseguenza, della sua solidità finanziaria: agenzie di rating. 4. Calcolo dell’indice percentuale di gradimento, spec. di programmi radiofonici o televisivi, ottenuto in seguito a sondaggi o valutazioni statistiche.