rarefare [dal lat. rarefacĕre, comp. di rarus "raro, rado" e facĕre "fare"] (io rarefàccio o rarefò, ecc.; coniug. come fare). - ■ v. tr. 1. (fis.) [con riferimento a gas e vapori, fare diventare rado o più rado o meno denso: r. un gas con una pompa da vuoto] ≈ dilatare, (non com.) rarificare, [con riferimento alla nebbia e sim.] diradare. ↔ addensare, concentrare, condensare, raddensare, [con riferimento alla nebbia e sim.] infittire. 2. (fig.) [far diventare meno frequente: r. le visite a qualcuno] ≈ diminuire, diradare, (non com.) rarificare, ridurre. ↔ aumentare, infittire, intensificare. ■ rarefarsi v. intr. pron. 1. (fis.) [di gas e vapori, diventare rado o più rado] ≈ dilatarsi, [della nebbia e sim.] diradarsi. ↔ addensarsi, concentrarsi, condensarsi, raddensarsi, [della nebbia e sim.] infittirsi. 2. (fig.) [diventare meno frequente: i nostri incontri si sono rarefatti] ≈ diminuire, diradarsi, ridursi. ↔ aumentare, infittirsi, intensificarsi.