rapprendere
rapprèndere v. tr. [der. di prendere, col pref. ra-] (coniug. come prendere). – 1. Fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: r., o far r., il latte in formaggio; r. la crema; passavamo i giorni e i mesi marciando nelle selve … mentre nella capanna la polenta rapprendeva (Maurizio Maggiani). Più spesso, come intr. pron., coagularsi, indurirsi: la cera liquefatta si rapprende se viene lasciata raffreddare; il sangue si rapprende facilmente; e con iperbole: orror mi scosse Le membra tutte, e di paura il sangue Mi si rapprese (Caro); anche condensarsi: i loro fiati si rapprendevano densi e veloci nell’aria (Arpino). 2. letter. Gelare, intirizzire: sono stato arso dal caldo fra i tropici, rappreso dal freddo verso i poli (Leopardi). ◆ Part. pass. rappréso, anche come agg.: latte, sangue rappreso.