rapire v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniug.] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). - 1. [portare via una persona con la forza: r. qualcuno a scopo di estorsione] ≈ sequestrare. ↔ liberare, rilasciare. 2. (lett.) [di elementi naturali, portare via col proprio impeto: foglie secche rapite dal vento] ≈ trascinare, travolgere. 3. a. (estens.) [far mancare qualcuno, con la prep. a del secondo arg.: la morte lo ha rapito all'affetto dei suoi cari] ≈ (lett.) ghermire, (fam.) levare, (fam.) portare via, rubare, sottrarre, togliere. ↔ restituire, ridare. b. (fig.) [trarre a sé tutto il pensiero, il sentimento di una persona: la bellezza di quello spettacolo lo aveva rapito] ≈ affascinare, ammaliare, avvincere, conquistare, estasiare, ipnotizzare, (fam.) prendere, (ant.) rubare, sedurre, stregare. ↓ attrarre, coinvolgere, emozionare, incuriosire, interessare. ↔ annoiare, (lett.) tediare.