rapinare
v. tr. [der. di rapina]. – 1. a. Commettere una rapina; depredare, derubare mediante una rapina. Con compl. oggetto della persona o dell’ente rapinati: r. un gioielliere, un portavalori o una gioielleria, una banca; quell’ufficio postale è già stato rapinato tre volte; lo scippare è diverso, anche come reato, dal rapinare. Con compl. oggetto dei beni o valori rapinati: pare che abbiano rapinato più di un milione di euro; r. il campionario dei gioielli, gli stipendi degli operai, le pensioni in pagamento all’ufficio postale. b. Portare via con la violenza, con minacce, o abusando del proprio ufficio e potere: gli occupanti hanno rapinato tutto, anche i viveri; lo accusano di aver rapinato varie centinaia di migliaia di euro, quando era direttore dell’ospedale. Riferito per estens. ad animali predatori: dev’essere la stessa volpe che ha già rapinato altre volte il pollaio. 2. letter. Trascinare via con il proprio impeto, con la propria violenza, riferito a elementi naturali, e spec. a corsi d’acqua: tronchi d’albero, barche perdute, e masserizie e carri colonici anche rapinati dal fiume nelle golene e nei campi invasi (Bacchelli). ◆ Part. pass. rapinato, anche come agg. e s. m.: la polizia ha recuperato tutti i gioielli rapinati; i rapinatori, prima di fuggire, hanno percosso e stordito il rapinato.