rannuvolare [der. di annuvolare, col pref. r(i)-] (io rannùvolo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere nuvoloso: lo scirocco ha rannuvolato il cielo] ≈ annerare, annuvolare, oscurare. ‖ chiudere, coprire, incupire, offuscare. ↔ pulire, rasserenare, ripulire, rischiarare, schiarire. 2. (fig.) [far perdere lucidità alla mente e sim.: l'ira gli ha rannuvolato il cervello] ≈ annebbiare, offuscare. ↑ ottenebrare, sconvolgere. ↔ rasserenare, schiarire. ↑ illuminare. ■ rannuvolarsi v. intr. pron. 1. [del cielo e sim., diventare nuvoloso: l'orizzonte si rannuvolò a un tratto] ≈ annerarsi, annuvolarsi, oscurarsi. ‖ chiudersi, coprirsi, incupirsi, offuscarsi. ↔ aprirsi, pulirsi, (non com.) rabbonacciarsi, (non com.) racconciarsi, rasserenarsi, ripulirsi, rischiararsi, schiarirsi, sgombrarsi. 2. (fig.) [di persona, volto e sim., assumere un atteggiamento preoccupato o minaccioso: il suo sguardo si rannuvolò] ≈ abbuiarsi, accigliarsi, adombrarsi, corrucciarsi, imbronciarsi, incupirsi, oscurarsi. ↔ distendersi, rasserenarsi, rischiararsi. ↑ illuminarsi. ■ v. impers. [detto implicitamente del cielo, del tempo atmosferico e sim., diventare nuvoloso: mi pare che si rannuvoli] ≈ annuvolarsi, coprirsi, mettersi (o volgere) al brutto. ↔ mettersi (o volgere) al bello, rasserenarsi.