rampone
rampóne s. m. [affine a rampino]. – Grosso rampino, o ferro piegato a uncino. In partic.: 1. Specie di grosso arpione o di grossa fiocina usata soprattutto nella caccia alle balene. 2. a. Nelle costruzioni, elemento di ferro ripiegato ad angolo retto a una estremità e con l’altra a vite, impiegato, con la stessa funzione della staffa, a sostegno di murature. b. Nei ferri di cavallo, ciascuna delle due appendici ripiegate all’ingiù, per far presa sul terreno, dette anche bottoni. c. Attrezzo che, fissato sotto gli scarponi degli alpinisti mediante cinghie di canapa, nailon o cuoio oppure mediante sistemi a bloccaggio meccanico istantaneo, permette la progressione su neve dura o su ghiaccio; è formato da un telaio di acciaio che può essere rigido oppure snodato al centro, munito di un numero di punte aguzze variabile da 4 a 20 (il tipo più diffuso ne ha 12); i modelli con più di 10 punte sono provvisti anche di due punte frontali, poste orizzontalmente o inclinate a 45°, che sono utilizzate per la progressione frontale. d. Arnese usato dagli operai addetti alla posa o alla riparazione di linee telegrafiche, elettriche, ecc., per arrampicarsi lungo i pali di sostegno dei fili: è costituito da un ferro ricurvo che si assicura al piede mediante cinghie, munito nella parte interna di denti, se usato per salire su pali di legno, o rivestito di gomma per salire su pali di cemento o di ferro.