rallentatore
rallentatóre s. m. [der. di rallentare]. – 1. (f. -trice), non com. Chi rallenta: è un reazionario, un r. del progresso. 2. In cinematografia, dispositivo di cui sono dotate le macchine da presa per effetti speciali, mediante il quale viene sensibilmente aumentato il numero dei fotogrammi ripresi nell’unità di tempo, al fine di ottenere in una proiezione a velocità normale (24 fotogrammi al secondo) un effetto di rallentamento dell’azione (spesso indicato con il termine fr. ralenti: v.). È particolarmente usato nel settore scientifico e didattico per riprese di fenomeni ad andamento estremamente rapido (come il battito delle ali di un colibrì); nel settore sportivo per consentire l’analisi dei movimenti di un atleta o dei particolari di un’azione; e in spettacoli varî per ottenere particolari risultati espressivi. Un analogo effetto può essere prodotto nelle immagini televisive registrate e trasmesse mediante speciali apparecchiature (moviola, videoregistratori, ecc.). In senso fig., e riferendosi ad azioni o procedimenti diversi da quelli cinematografici: agire, procedere, andare, muoversi al r., o col r.; narrazione condotta col r., con lentezza eccessiva; giocare al r., nel calcio, nel tennis, ecc., per stanchezza, o intenzionalmente per fini tattici. 3. Nella tecnica dei reattori nucleari, sinon. di moderatore, nel sign. 3 b.