ragliare
(ant. o pop. tosc. ragghiare) v. intr. [lat. *ragŭlare] (io ràglio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere un raglio o più ragli: l’asino ragliò lungamente; di maggio gli asini ragliano per amore; prov. al ragliare si vedrà che non è leone, dai risultati pratici si capirà quanto poco vale. 2. fig., spreg. Parlare o cantare con voce sgradevole o stonata: quando la smetterà di r.?; talora trans.: r. un discorso, una canzone; dire delle sciocchezze, delle asinerie: hai ragliato abbastanza, ora taci!; con tono polemico e offensivo verso chi parla o canta, non in quanto parli o canti male, ma in quanto la persona stessa ci è sgradevole, antipatica, o le sue parole ci spiacciono: lascialo ragliare!