ragionevole
ragionévole agg. [rifacimento, secondo ragione e col suff. -évole (di agg. deverbali come lodevole, notevole), del lat. rationabĭlis (der. di ratio -onis «ragione»)]. – 1. a. Che possiede la facoltà di ragionare, dotato di ragione: l’uomo è un animale ragionevole. b. Che si lascia guidare dalla ragione, quindi equilibrato, oppure coscienzioso, discreto, equo: quando parli così non sei r.; sii r. e non pretendere l’impossibile; è stato molto r. nelle sue richieste. 2. a. Di pensieri, discorsi, sentimenti, azioni e comportamenti, conforme alla ragione, sensato: è una domanda r.; le sue parole mi sono parse r.; cerca di dire cose più r.; questa sarebbe la soluzione più r.; è una proposta r. la sua. b. Fondato su giuste ragioni, che ha buon fondamento, giustificato: la sua preoccupazione è r.; sospetti, timori ragionevoli. c. Di giusta quantità o misura, non esagerato, non eccessivo: le sue pretese sono r.; se mi fate un prezzo r., possiamo trattare l’acquisto. In altri casi, sufficiente, conveniente, non scarso: gli ho dato una mancia r.; il compenso mi pare più che ragionevole. ◆ Avv. ragionevolménte, in modo conforme a ragione: ha parlato ragionevolmente; con buoni fondamenti: si può ragionevolmente supporre che i fatti si siano svolti così; in giusta quantità o misura: il tasso d’interesse è stato ragionevolmente fissato al 10%.