raffigurare
v. tr. [der. di figura, col pref. ra-]. – 1. non com. Riconoscere alla figura, all’aspetto, cose e, più spesso, persone: Come quando la nebbia si dissìpa, Lo sguardo a poco a poco raffigura Ciò che cela ’l vapor (Dante); vedendol ridere, suspicò non costui in alcuno atto l’avesse raffigurato (Boccaccio); in quel buio avevo stentato a raffigurarlo. 2. non com. Somigliare nella figura, e, in genere, somigliare a qualcuno: tutto stracciato com’era raffigurava un mendicante. 3. a. Rappresentare in forme figurative: nella parte inferiore del quadro il pittore ha raffigurato sé stesso; la scena del primo atto raffigura una campagna illuminata dalla luna; anche come processo mentale: si raffigurava nella fantasia quell’atroce spettacolo. b. Rappresentare per mezzo di un’allegoria o simbolicamente: nel buon pastore è raffigurato Cristo; nel Veltro Dante ha voluto r. un rinnovatore del mondo. Anche, essere simbolo di: la colomba raffigura di solito l’innocenza e la pace.