raccoglitore
raccoglitóre s. m. [der. di raccogliere]. – 1. (f. -trice) Chi raccoglie. In partic., chi raccoglie fondi per iniziative di beneficenza e assistenziali, oggetti di collezione, passi letterarî per un’antologia, ecc.: prestarsi a fare il r. o la raccoglitrice delle offerte; i r. di francobolli, di autografi, ecc., i collezionisti; il Tommaseo fu un attivo r. di canti popolari. In alcune regioni (per es., in Sicilia), operaio agricolo che provvede alla raccolta di agrumi o di altri frutti. In etnologia, vengono detti raccoglitori i popoli nomadi, estinti o attuali, dediti alla raccolta di prodotti commestibili spontanei, quasi sempre integrata dalla caccia e, talora, dalla pesca, per cui è più esatto parlare di popoli cacciatori-raccoglitori (come i popoli dell’Europa nel paleolitico inferiore e gli attuali Pigmei dell’Africa o gli aborigeni dell’Australia). 2. Oggetto, dispositivo, impianto che serve a raccogliere (sinon. quindi, in alcune accezioni, di collettore); anche come agg.: organo r., di una macchina. In partic., cartella per riunire e tenere insieme (per lo più con fermacarte a molla o ad anelli) documenti, schede e fogli, ecc.; cofanetto di cartone, plastica o tela rinforzata destinato a contenere le annate di una rivista o i varî numeri di pubblicazioni in serie: con il primo fascicolo è dato in regalo il r. dell’intero volume. 3. ant. Esattore.