quello /'kwel:o/ (si elide in quel davanti a parole che cominciano per cons. diversa da s impura, z, x, ps, gn) [lat. accus. eccu(m) illum] (pl. m. quegli, e quei negli stessi casi di quel). - ■ agg. dimostr. (sempre anteposto al nome) [con valore deittico, per indicare cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, spesso accompagnato da là o lì: q. cascina; q. palazzo lì] ↔ questo (qua o qui). ■ pron. dimostr. (f. -a; la forma quel è facoltativa davanti a che) 1. [persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla, spesso accompagnato da là o lì: q. (lì) è mio fratello] ≈ (lett.) quegli, (ant.) quei. ↔ costui, (lett.) questi, questo (qua o qui). 2. a. [per indicare cosa o persona nota a chi ascolta, anche rafforzato da là o lì: lo insultavano ma q. (lì) restava zitto] ≈ e ↔ [→ QUELLO pron. dimostr. (1)]. b. [in correlazione con questo, uno dei due: non so se voglio questo o q.] ≈ l'altro. ↔ l'uno. c. [determinato da una relativa o da un complemento, la persona o la cosa che: l'uomo col cappotto è q. che mi ha seguito; farò q. che vuoi] ≈ [con riferimento a persona] chi, [con riferimento a cosa] ciò, [con riferimento a persona] colui che, [con riferimento a cosa] quanto. ▲ Locuz. prep.: non com., in quella ≈ in quel mentre, in quel momento, proprio allora, (lett.) quivi. ▼ Perifr. prep.: in quel di [seguito da un nome di luogo: sono andato in q. di Livorno] ≈ a, presso. ‖ nella città di, nel territorio di.