quatto
agg. [lat. coactus, part. pass. di cogĕre «raccogliere, ammassare, costringere»; cfr. coatto]. – Rannicchiato a terra o addossato a un riparo, per lo più cercando di non fare rumore, per non essere scorto: stava q. dietro un cespuglio; Io mi levai dal luogo ov’era quatto Stato ad udire e a vedere (Boccaccio); non gridò e non domandò nulla; stette quatto nel buio, in attesa (Quarantotti Gambini). È di norma ripetuto: se ne stava quatto quatto in un cantuccio; il cane s’era accucciato quatto quatto dietro una poltrona; o tu che siedi Tra li scheggion del ponte quatto quatto (Dante); quatto quatto sul principio, poi giocando di gomita a più non posso, s’allontanò da quel luogo (Manzoni); i cani andavano quatti quatti ad accucciarsi, raggomitolandosi a due a due, sui seggioloni destinati a loro in un angolo (Capuana). ◆ Poco com. l’avv. quattaménte (se ne stava quattamente nascosto, o accucciato) e, con lo stesso senso, la locuz. avv. 'quattón quattóni' (cercò, quatton quattoni, di svignarsela).