qualcuno
pron. indef. [comp. di qualche e uno]. – 1. Indica un numero indeterminato ma solitamente ristretto di cose o persone, che può essere costituito anche da una sola unità; ha soltanto la forma del sing., con il femm. qualcuna (fuorché in alcuni rari usi pop.): se vuoi delle sigarette, ce ne deve essere qualcuna là dentro; q. dei suoi romanzi è veramente bello; hai ancora q. di quegli inviti?; ne dirà, ne farà qualcuna delle sue, delle sue stramberie, ecc.; in partic., con riferimento a persona: dell’equipaggio, solo q. riuscì a trarsi in salvo, poche persone; se q. vuole intervenire, alzi la mano; sarà stato q. che aveva voglia di scherzare; c’è qualcuno?, entrando in una stanza, in un appartamento; q. di voi venga con me, uno qualsiasi. Unito ad altro, altra, subisce, come uno, troncamento nel masch., elisione nel femm.: indicami qualcun altro, qualcun’altra; il troncamento davanti a consonante è ristretto all’uso letter. o toscano: qualcun di noi. Nei testi antichi si incontra anche in funzione di agg.: se pietà ancor serba L’arco tuo saldo e qualcuna saetta (Petrarca). 2. Con funzione di sost., per indicare persona di qualche importanza: sono diventato q. (meno com. al femm., è diventata qualcuna); si crede q., o crede d’essere qualcuno; finalmente mi sento qualcuno; in questa società, se non sei qualcuno (o qualcuna), chi ti dà retta?