quaglia
quàglia s. f. [lat. *quacŭla, quaccŏla (attestato in glosse), di origine onomatopeica, attrav. il provenz. calha (cfr. anche fr. caille)]. – 1. a. Piccolo uccello della famiglia fasianidi (Coturnix coturnix), con ali rotonde, coda ridotta, piumaggio misto bruno e giallastro a macchie e strie nere, bianche e brune: buon volatore, è un uccello tipicamente migratore che giunge in Europa, ove nidifica sul terreno, nella bella stagione, e sverna in Africa. Ha carni delicate e saporite, ed è cacciata con cani da penna e da ferma, un tempo anche con la quagliara. b. Nome di altri uccelli galliformi selvatici di piccole e medie dimensioni, tra i quali la q. della Virginia (lat. scient. Colinus virginianus) e la q. della California (lat. scient. Lophortyx california), dell’America del Nord, la q. tridattila (lat. scient. Turnix sylvatica), chiamata anche q. di Gibilterra o di Andalusia, una specie dell’ordine gruiformi, stazionaria e nidificante tra l’Europa sud-occidentale e l’Africa nord-occidentale (v. fig. a p. 380). 2. fig. Salto della q., espressione, derivata dal nome di un popolare gioco di ragazzi di Roma, usata soprattutto nel linguaggio politico ed economico per stigmatizzare ironicamente un’operazione con cui, per un particolare interesse del momento, si scavalcano con disinvoltura partiti o enti tradizionalmente alleati o più vicini per raggiungere un’intesa con partiti o enti già contrapposti o comunque più lontani anche ideologicamente: un partito progressista che, pur di andare al governo, ha fatto il salto della q. e si è alleato con lo schieramento conservatore. ◆ Dim. quagliétta (v.).