puntina
s. f. [dim. di punta1]. – 1. In genere, piccola punta, o piccolo oggetto fatto a punta. In partic.: a. Bulletta di acciaio con testa larga e piatta, talvolta ricoperta di materiale plastico di varî colori, e piccola punta corta e sottile, usata spec. per fissare fogli di carta su tavoli, pareti, cartoni e sim. b. Piccolo chiodo con o senza testa, usato in calzoleria e falegnameria (detto anche punta). c. Elemento del fonografo costituito da uno stilo appuntito che, scorrendo nel solco del disco, ne segue le deformazioni trasmettendo le vibrazioni al fonorivelatore o pick-up, che le trasforma in segnali elettrici; la punta vera e propria dello stilo è solitamente di zaffiro o di diamante, e a seconda della sua forma si possono avere p. coniche, ellittiche, ecc. d. Nello spinterogeno dei motori a combustione interna, p. platinate, denominazione dei contatti elettrici del ruttore e del distributore, costruiti in apposita lega (in passato, di platino) resistente all’ossidazione: sono suscettibili di usura e tali da poter essere sostituiti. e. Nell’industria del riso, prodotto di scarto formato da chicchi spezzati a metà (v. mezzagrana). f. Ricamo nastriforme, piuttosto basso, con uno degli orli fatto a punte; con lo stesso nome si indica un analogo tipo di passamaneria usato come guarnizione dei bordi delle tendine e sim. g. Sempre al plur., puntine, tipo di pasta da minestra a forma di piccole punte. h. Come dim. di punta nel sign. 5 f, quantità minima, in senso materiale e astratto: perché la sfoglia venga bene, conviene aggiungere nell’impasto una p. di lievito in polvere; ho avvertito nelle sue parole una p. di gelosia. 2. In veterinaria, piccolo tumore del garretto degli animali domestici.