punire
v. tr. [dal lat. punire, der. di poena «pena»] (in punisco, tu punisci, ecc.). – 1. Infliggere una pena, sottoporre a una pena, a un castigo: p. i colpevoli, i traditori; p. con equità, con rigore; p. con la morte, con l’ergastolo, con l’esilio; una legge per p. gli spacciatori di droga; p. lievemente, severamente, ingiustamente. Al rifl., infliggersi volontariamente una pena, castigarsi: punirsi per espiare il male fatto. Castigare, col fine di correggere: bisogna p. i figli quando si comportano male; non lo hanno mai punito, neanche quando se lo meritava. Con compl. oggetto astratto: p. un reato, una mancanza, una disobbedienza; p. le offese, vendicarle; Cinquemilia anni e più l’anima prima Bramò colui che ’l morso in sé punìo (Dante, alludendo ad Adamo, il quale desiderò per più di cinquemila anni che venisse Cristo a punire nella propria persona la colpa del peccato originale). Talvolta anche con il sign. di mortificare: p. la superbia, l’arroganza di qualcuno. 2. Per estens., danneggiare, penalizzare: è una tassa che punisce i lavoratori a reddito fisso; le nuove norme sul traffico puniscono i residenti nel centro storico.