pulimento
puliménto (o poliménto) s. m. [der. di pulire, polire]. – 1. L’operazione del levigare superfici di pietra, metallo, legno, ecc.; più com., il risultato di questa operazione: superficie portata, tirata a p.; dare p. a un marmo. In partic., il complesso di operazioni che si eseguono sulla superficie delle pietre da decorazione già segate, martellinate o lavorate, allo scopo di migliorarne l’aspetto, togliendo, con adatti abrasivi, le asperità lasciate dalle precedenti lavorazioni. 2. Sinon., poco com., di pulizia, come operazione o attività di pulire: impresa di pulimento. Più spesso, spec. nel linguaggio letter., e per lo più nella frase tirare a pulimento, l’operazione e la cura con cui si rende pulito e ordinato un ambiente, o anche una persona, o si porta a perfezione formale uno scritto, e sim.: tirare a p. il salotto, la cucina; lo stile ... manca in gran parte di ogni efficacia plastica e di ogni pulimento d’arte (Serra); scomparsa quindi nella sua cuccetta ..., [Niobe] ne uscì tirata a pulimento, senza un capello che le cadesse per la nuca o sulle orecchie, e con un bel grembiule di rigatino che conservava scrupolosamente le linee della piegatura (Palazzeschi).