pugnare
v. intr. [dal lat. pugnare, der. di pugnus «pugno»] (io pugno ... noi pugniamo, voi pugnate, e nel cong. pugniamo, pugniate; aus. avere), letter. – Lottare: il lione mai teme, anzi con forte animo pugna con fiera battaglia contro la moltitudine de’ cacciatori (Leonardo); per tua gloria basti Che dir potrai che contra me pugnasti (T. Tasso); A che pugna in quei campi L’itala gioventude? (Leopardi). Fig., anche con sogg. di cosa o astratto: Contra miglior voler voler mal pugna (Dante); Ecco che ... la bianca polve In piccolo stanzin con l’aere pugna (Parini, alludendo alla cipria); e col sign. partic. di darsi da fare, affaticarsi, accanirsi: Qual è quel cane ch’abbaiando agogna, E si racqueta poi che ’l pasto morde, Ché solo a divorarlo intende e pugna (Dante).