pudendo
pudèndo agg. [dal lat. pudendus «di cui si deve sentir vergogna», gerundivo di pudere «vergognarsi»]. – 1. letter. Di cosa della quale si deve sentire vergogna; quasi esclusivam. nella locuz. disus. le parti pudende (o, più com., le pudende, s. f., v. la voce precedente), gli organi che si ha pudore di mostrare, cioè gli organi genitali. 2. In anatomia: regione p., la regione dei genitali esterni. Per estens., arteria p. interna, ramo dell’arteria ipogastrica che irrora, nell’uomo, essenzialmente i corpi cavernosi e gli involucri del pene, nella donna la clitoride; arterie p. esterne, rami dell’arteria femorale che irrorano i tegumenti del pube e dei genitali esterni; nervo p., tronco nervoso che trae origine dal plesso sacrale e che si distribuisce alla pelle e alle diverse formazioni che costituiscono i genitali esterni; plesso p., parte del plesso ischio-coccigeo che provvede alla innervazione degli organi genitali e dell’ultimo tratto dell’intestino; ernia p. o vaginolabiale, varietà di ernia perineale che si fa strada tra una parete vaginale e il corrispondente grande labbro.