pteridofite
pteridòfite s. f. pl. [lat. scient. Pteridophyta, comp. del gr. πτερίς -ίδος «felce» e -phyta (v. -fito)]. – Divisione di piante conosciute anche con il nome desueto di crittogame vascolari e in classificazioni meno recenti considerate una sottodivisione delle archegoniate; sono caratterizzate da alternanza di generazione eteromorfa tra il gametofito talloide, o protallo, e lo sporofito cormofitico (che, grande anche parecchi metri, come per es. nelle felci arboree, a differenza di quanto avviene nelle briofite, si sviluppa come individuo autonomo dal gametofito con grande varietà di forme e dimensioni perché provvisto di elementi conduttori lignificati, le tracheidi, organizzati in fasci conduttori in prevalenza perifloematici). Le pteridofite più primitive, per es. le psilofitopside, sono prive di foglie, mentre quelle più evolute sono caratterizzate da megafilli; i loro sporangi sono di solito inseriti sulle foglie, fatta eccezione per le specie primitive, come Psilotum triquetrum, che li portano inseriti direttamente sugli assi caulinari o sui rami; le foglie con sola funzione trofica sono dette trofofilli, mentre quelle che portano gli sporangi prendono il nome di sporofilli (micro- e macrosporofilli nelle pteridofite eterosporee). Vivono di preferenza in luoghi umidi e ombrosi, rare sono le specie acquatiche; hanno ampia distribuzione e sono particolarmente abbondanti nelle regioni tropicali; alcune sono cosmopolite, altre endemiche o presentano areali disgiunti.