pseudomatrimonio
(pseudo-matrimonio), s. m. Unione che pretende di imitare un matrimonio. ◆ Il 6 giugno il nuovo Papa era stato assai più vibrato, nelle parole rivolte ai convegnisti romani: «Le varie forme odierne di dissoluzione del matrimonio, come le unioni libere e il "matrimonio di prova", fino allo pseudo-matrimonio tra persone dello stesso sesso, sono espressioni di una libertà anarchica, che si fa passare a torto per vera liberazione dell’uomo». (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 19 settembre 2005, p. 13) • Lei, da cattolico, firmò l’appello per la legge cui lavoravano [Rosy] Bindi e [Barbara] Pollastrini. «Io voglio risolvere problemi. Dobbiamo garantire il diritto all’assistenza sanitaria, alla parte disponibile dell’eredità, al subentro nella casa. Diritti inalienabili della persona, risolvibili se privassimo il dibattito dalla sovrastruttura ideologica che vorrebbe infiocchettarli con il richiamo a pseudomatrimoni o pseudofamiglie: chi ha deciso di convivere vuole norme, non ideologia» [Giuseppe Fioroni intervistato da Teresa Bartoli]. (Mattino, 29 luglio 2007, p. 5, Primo piano).
Composto dal confisso pseudo- aggiunto al s. m. matrimonio.
Già attestato nel Corriere della sera del 21 settembre 1996, p. 9 (Alessio Altichieri), nella variante grafica pseudo matrimonio.