pseudoanglicismo
s . m. Parola o espressione che contiene elementi inglesi o che sembrano inglesi ma in realtà nella lingua inglese non esistono; si dice anche di parola o locuzione esistente in inglese ma che in quella lingua ha un significato differente. ♦ Footing è uno pseudoanglicismo internazionale che si ritrova anche in Francia e Spagna, e cioè una parola apparentemente inglese (ricavata da foot = piede) che però non ha questo significato nel mondo anglosassone, dove si dice jogging. Si è diffuso agli inizi del Novecento, ma a partire dagli anni Ottanta è sempre più stato rimpiazzato da jogging anche nella nostra lingua. (Valeria Palumbo, Corriere della sera.it, 12 settembre 2017, Scuola) • Con queste premesse, non è del tutto chiaro perché in Italia si sia scelto di chiamare election day qualsiasi giornata, in qualsiasi periodo dell’anno, in cui si programmano più consultazioni elettorali contemporaneamente. Presumo che il modello sia la locuzione americana, a cui però è stata attribuita un’accezione inesistente in inglese. Classificherei quindi election day come uno pseudoanglicismo che ha un significato proprio, usato solo dagli italiani: ne è una conferma la frase è giorno di Election Day, che non avrebbe molto senso tradotta in inglese! (Licia Corbolante, Terminologia etc.it, 26 maggio 2019) • A molti gli pseudoanglicismi danno fastidio; io li trovo soprattutto creativi, segno del fatto che la tanto vituperata “pedissequità” all’inglese in fondo non è sempre così reale o completa: in fondo, sovente ci ispiriamo all’inglese, ma poi facciamo un po’ di testa nostra. (Vera Gheno, Zanichelli.it, 21 luglio 2020, La linguista errante).
Composto dal confisso pseudo- aggiunto al s. m. anglicismo.
Già attestato in Ivan Klajn, Influssi inglesi nella lingua italiana, Firenze, L. S. Olschki, 1972, p. 101: «Un vero pseudoanglicismo, o falso prestito («faux emprunts» […]) sarebbe una parola ritenuta inglese, ma che in inglese non esiste affatto».