pseudepigrafo
pseudepìgrafo agg. [dal gr. ψευδεπίγραϕος «con falso titolo, spurio», comp. di ψευδο- «pseudo-» e ἐπιγραϕή «iscrizione, titolo»]. – 1. In codicologia e in filologia, detto di opera attribuita a chi non ne è il vero autore (per errore della tradizione o anche per intenzionale falsificazione, dovuta in genere al desiderio di accrescere autorità all’opera, ponendola sotto l’egida del nome di un personaggio illustre): libri p.; talora sostantivato: è uno pseudepigrafo. Analogam., documento p., tramandato sotto falso nome; lettere pseudepigrafe. 2. Gli studiosi protestanti definiscono così i libri apocrifi dell’Antico Testamento riconosciuti come tali anche dai cattolici (mentre chiamano apocrifi i libri detti dai cattolici deuterocanonici e accettati nel canone della Bibbia).