pruno
s. m. [lat. prūnus «susino»]. – 1. a. region. Prugno, susino, o anche susino selvatico, prùgnolo. b. Nella classificazione botanica, genere di piante rosacee prunoidee (lat. scient. Prunus), con alcune centinaia di specie, originarie per lo più dell’emisfero settentr. e soprattutto dell’Asia orient.: sono alberi o arbusti con foglie alterne, semplici, con stipole ben evidenti e fiori bianchi, rosa o rossi riuniti per lo più in racemi o infiorescenze ombrelliformi; il perigonio pentamero può avere, in certe varietà, la corolla costituita da numerosi petali; dall’ovario tipicamente pentamero si origina come frutto una drupa. Vi appartengono specie estesamente coltivate per i frutti o come piante ornamentali (albicocco, ciliegio, mandorlo, pesco, susino, ecc.), con numerose varietà e ibridi. c. P. selvatico (lat. scient. Prunus spinosa), detto anche prugno, prùgnolo e spino, arbusto con rami laterali corti a forma di spina, con fiori piccoli, bianchi, che compaiono da marzo ad aprile, prima delle foglie; i frutti sono piccole drupe (prùgnole), molto pruinose, di sapore acido e astringenti; vive nelle siepi, nei boschi cedui e nei cespuglieti ed è molto comune in Europa; è stato talvolta utilizzato come portainnesto per il pesco ed è anche talora coltivato nei giardini. d. P. gazzerino, altro nome dell’agazzino. e. P. della Virginia, alberetto o arbusto dell’America Settentr. (Prunus virginiana), chiamato anche ciliegio della Virginia. 2. a. Nome generico di frutici spinosi, come il biancospino e il rovo, che nascono spontanei nei terreni incolti, usati soprattutto per fare le siepi: un terreno ricoperto di pruni; un fastello di p. secchi; cadere sui p.; Allor porsi la mano un poco avante, E colsi un ramicel da un gran p. (Dante). Locuzioni fig. e frasi prov. (ormai ant.): stare sui p., sentirsi scomodo o a disagio, non trovare pace (cfr. il più com. stare sulle spine); ogni prun fa siepe, ogni cosa serve o ha la sua importanza; fare del p. un melarancio, prentendere di mutare qualcosa oltre quanto comporti la sua natura: la madre ... si credeva per la gran ricchezza del figliuolo fare del p. un melarancio (Boccaccio); anche, saper distinguere il p. dal melarancio, essere capace di discernere il buono dal cattivo. b. Spina di pruno: m’è entrato un p. in un piede; fig., essere un p. in un occhio a qualcuno, di persona o cosa molto molesta, che causa fastidî e disagi e di cui ci si vorrebbe liberare al più presto: il Canale di Suez rimane per l’Inghilterra un p. in un occhio (Ungaretti). TAV.