provocare v. tr. [dal lat. provocare, der. di vocare "chiamare", col pref. pro-¹; propr. "chiamare fuori"] (io pròvoco, tu pròvochi, ecc.). - 1. a. [indurre a una reazione violenta con un atto di sfida: l'ho picchiato, ma lui mi aveva provocato] ≈ (lett., non com.) cimentare, sfidare. ↑ aizzare. ↓ punzecchiare, (pop.) sfottere, (region.) sfruculiare, stuzzicare. ‖ irritare. ↔ calmare, frenare, placare, quietare. b. [portare qualcuno, con la parola o con l'azione, a un comportamento aggressivo, con la prep. a del secondo arg.: p. qualcuno all'odio, alla ribellione] ≈ incitare, indurre, istigare, spingere. ↔ dissuadere, distogliere. c. [produrre una reazione emotiva in qualcuno, anche con le prep. di, in del secondo arg.: p. l'ira dei genitori; p. un sentimento di delusione in un vecchio amico] ≈ destare, eccitare, suscitare. ↓ (region.) sfruculiare, stuzzicare. ↔ calmare, placare, smorzare, spegnere. 2. (estens.) [assumere atteggiamenti tali da suscitare il desiderio sessuale: p. il partner] ≈ (fam.) attizzare, conturbare, eccitare, sedurre. ↑ (volg.) arrapare, (volg.) arrazzare, (volg.) infoiare. 3. a. [determinare l'insorgere di un fatto, un fenomeno, un'azione e sim.: la pioggia ha provocato gravi danni] ≈ arrecare, (lett.) cagionare, causare, determinare, procurare, produrre, recare. ↔ impedire, inibire. ↓ frenare, ostacolare. b. [rendere possibile il verificarsi di un sintomo: la stanchezza può anche p. insonnia] ≈ arrecare, causare, determinare, favorire, generare, occasionare, originare, procurare, produrre, stimolare. ↔ impedire, inibire.