prospettare
v. tr. [dal lat. prospectare «guardare innanzi o da lontano», der. di prospectus, part. pass. di prospicĕre (v. prospetto)] (io prospètto, ecc.). – 1. non com. Avere il prospetto, la vista su un luogo: la villa prospettava il mare (o, intr., sul mare); la finestra prospetta il giardino. 2. Sottoporre alla considerazione o all’attenzione altrui, esporre, presentare e sim., in alcune locuz.: p. un’ipotesi; p. i lati favorevoli e quelli sfavorevoli di una situazione; mi ha prospettato tutte le possibili soluzioni; mi prospettò con franchezza tutte le difficoltà e i rischi dell’impresa. È usato anche il rifl., presentarsi in un determinato aspetto: come si prospetta la situazione?; spec. di cosa futura: il domani si prospetta poco allegro; per ora non si prospettano altre possibilità, non si mostrano, non sono previste o prevedibili; la vita letteraria mi si prospettava, almeno per il momento, senza un vero interesse (Anna Maria Ortese). ◆ Part. pres. prospettante, talora usato (spec. negli annunci economici) come sinon. di prospiciente: una costruzione prospettante il parco (o sul parco).