prorogatio
〈proroġàzzio〉 s. f., lat. – Termine corrispondente all’ital. prorogazione e al più com. proroga, che ricorre in due espressioni relative al prolungamento del potere di un magistrato o d’altro organo: 1. Nell’antica Roma, prorogatio imperii («proroga del comando»), la proroga, deliberata dal senato, con la quale il console o il pretore, allo scadere dell’anno di carica, conservava il potere, assumendo la funzione di proconsole o propretore, che assolveva per un altro anno nella provincia in cui, per ragioni militari, già si trovava, o che gli era stata destinata in precedenza. 2. Nel diritto pubblico ital., regime di prorogatio, l’attività di un organo pubblico elettivo allorché continua a operare, pur essendo scaduti i termini legali della sua nomina, per il mancato o ritardato rinnovo dei suoi componenti.