propilene
propilène s. m. [der. di propil(ico), col suff. -ene]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico non saturo, di formula CH2=CH−CH3, gas incolore che si liquefà a –48 °C; non è presente nei gas naturali e nei petrolî, ma si forma per decomposizione termica degli idrocarburi realizzata, in raffineria, tramite processi di cracking catalitico oppure, negli impianti petrolchimici, tramite piroscissione di nafte in presenza di vapore acqueo (steam cracking); per la sua spiccata reattività rappresenta una delle più importanti olefine, costituendo la materia prima di numerose lavorazioni, tra le quali la preparazione di idrocarburi ad alto numero di ottano, quella di numerosi composti chimici (alcole isopropilico, glicerina, isoprene, alcole butilico, ecc.) e di materie plastiche (v. polipropilene); p. cloridrina (o cloridrina propilenica), liquido incolore, impiegato per la preparazione del propilene ossido e del glicole propilenico; p. ossido (o ossido di p.), liquido infiammabile, importante materia prima per la preparazione del glicol propilenico, di poliesteri, di resine uretaniche, di agenti tensioattivi. Come prefisso è usato nella forma propilèn-: per es., propilenglicole, alcole bivalente derivato dal propano (detto anche 1,2-propandiolo).