pronostico
pronòstico (non com. prognòstico) s. m. [dal lat. prognostĭcum, gr. προγνωστικόν, neutro sostantivato dell’agg. προγνωστικός, der. di πρόγνωσις «prescienza» (v. prognosi)] (pl. -ci). – 1. Forma di presagio, cioè previsione e predizione di avvenimenti futuri (o giudizio sul modo con cui si svolgeranno determinati fatti), tratto da una interpretazione astrologica dei segni celesti o da altri eventi ritenuti segni premonitori (sogni, volo di uccelli, carte, ecc.), o anche più semplicemente fondato su ipotesi o esperienze personali: fare, trarre, formulare un p.; fare un buon p., un cattivo p., preannunciare avvenimenti felici o spiacevoli; indovinare, sbagliare il p.; azzardare un p.; il p. si è avverato. Col senso più generico di previsione: fare pronostici sul raccolto, sul tempo, sulle elezioni politiche, su una gara sportiva, sulle corse dei cavalli; godere il favore del p., essere dato come probabile vincitore alla vigilia di una gara, di un concorso e sim. 2. estens. Indizio, segno che fa prevedere qualche cosa: il cielo stellato mi sembra un buon p. per la giornata di domani; la sua grande serenità è interpretata da tutti come un buon p.; il grido della civetta sembrò un lugubre p. per la notte. 3. In medicina, lo stesso, ma molto meno com., di prognosi.