promotore
promotóre s. m. [der. del lat. promotus, part. pass. di promovēre «promuovere»]. – 1. (f. -trice) Chi promuove, cioè propone, favorisce, dà inizio o impulso a qualche cosa: i p. della festa, delle celebrazioni, dell’impresa, della spedizione; farsi p. di una sottoscrizione a scopo di beneficenza; fu p. di grandi opere pubbliche; è stato lui il p. dello scandalo; come agg.: soci p. della società per azioni (o assol. promotori); comitato p., società promotrice. Il termine è anche usato (come calco dell’angloamer. promoter) per indicare chi svolge un’attività che ha lo scopo di far conoscere al pubblico un prodotto e quindi incrementarne la vendita attraverso un’adeguata opera di propaganda; con sign. affine, p. di servizî finanziarî, nuova denominazione (proposta da una legge del 1991 sulle società d’intermediazione mobiliare) che ha sostituito quella precedente di consulente finanziario. 2. In altri casi, ha sign. più vicino a protettore, difensore: p. di libertà. In partic.: a. P. della fede (detto anche avvocato del diavolo), nella Chiesa cattolica, titolo di uno dei consultori della Sacra Congregazione delle cause dei Santi che ha, nei processi di canonizzazione, la tutela dell’interesse pubblico della Chiesa perché non sia dichiarato santo un personaggio del quale non risultino ineccepibilmente dimostrate le virtù eroiche e i miracoli. b. P. di giustizia, nei tribunali ordinarî ecclesiastici, uno dei due uffici che costituiscono il pubblico ministero. 3. In chimica, sostanza che, aggiunta in piccole quantità a un catalizzatore, ne migliora alcune proprietà; così, i p. strutturali impediscono che le particelle di catalizzatore, per effetto della temperatura o con il tempo, subiscano un processo di sinterizzazione provocando una riduzione dell’attività catalitica per via della diminuzione della superficie totale esterna del catalizzatore; i p. di diffusione aumentano le dimensioni dei pori; i p. di selettività rendono più selettiva l’azione dei centri attivi nei confronti delle reazioni che possono aver luogo favorendo certe reazioni e inibendone altre non desiderate; i p. elettronici migliorano le proprietà catalitiche in quanto esercitano un effetto sinergico sui centri attivi presenti aumentando la facilità di scambio degli elettroni con i reagenti.