promissione
promissióne (ant. promessióne) s. f. [dal lat. promissio -onis, der. di promittĕre «promettere», part. pass. promissus]. – Forma ormai ant. per promessa, usata ancora solo in qualche riferimento storico, o in frasi allusive a promesse solenni: Né credo che ’l mio dir ti sia men caro, Se oltre promession teco si spazia (Dante), se si estende oltre quanto mi ero proposto di dirti; in casa sua non voleva [rivederlo] perché prima della promissione desiderava di non trovarsi più sola con lui (Svevo), prima cioè della formale promessa di matrimonio; nei giorni della festa tutte le promissioni che durante l’anno si fanno alla Madonna ... vengono solennemente assolte (Sciascia). Terra di p., locuz. frequente nel sec. 14° (e anche in autori di secoli seguenti) per la terra promessa degli Ebrei: sotto ’l governo di Iosuè rientrarono in terra di promissione (Boccaccio). Nella Repubblica di Venezia, dal sec. 12° in poi, p. del doge, o p. dogale o ducale, il giuramento che il doge prestava all’atto di assumere il potere e rinnovava a determinate scadenze; aveva per oggetto i doveri dell’ufficio del doge, minutamente specificati, e i limiti della sua autorità.